Breve cenni storici della Sicilia

In questa occasione, potrai goderti una breve rassegna storica della Sicilia, in modo da avere un’idea di come si è formata questa parte d’Italia e conoscere qualcosa in più su questo interessante argomento.

La storia della sicilia

La Sicilia si trova a 140 km dalla Tunisia precisamente nel Nord Africa, da cui è separata dal canale di Sicilia. La regione è bagnata dalle acque del mar Tirreno e dal punto di vista geologico appartiene alla penisola italiana, pur essendo un’isola.

L’isola ne comprende altre minori, formando un arcipelago delle sette isole Eolie, il che significa che è raggruppato in quello che è noto come gruppo maltografico.

Dal punto di vista orografico la Sicilia è una regione appenninica, condizione simile in diverse regioni del Paese.

La Sicilia è formata da 9 province, di cui il suo capoluogo porta l’omonimo nome ed è circondato da piccole isole, le Eolie di Messina, l’isola di Ústica di Palermo, l’isola di Pantelleria di Trápani, e la Pelagia di Agrigento.

La Sicilia è un’isola d’Italia che, nel corso della sua storia, è stata controllata da varie potenze mondiali dai Romani ai Bizantini, passando per gli Aragonesi, tuttavia ha avuto anche modo di godere di alcuni periodi di indipendenza, come accadde quando fu liberato dai Greci e successivamente dall’emirato, costituendosi come regno di Sicilia.

Attualmente la Sicilia fa parte della Repubblica Italiana e mantiene addirittura un proprio dialetto, esaltandone la cultura e differenziandosi dalle altre regioni italiane.

La Sicilia è la più grande regione d’Italia, nonché la più grande isola del Mar Mediterraneo, gode di una posizione privilegiata e centrale in cui abbondano varie risorse naturali, che la rendono la perfetta rotta commerciale nel Mar Mediterraneo.

La Sicilia era precedentemente considerata parte della Magna Grecia e nel tempo divenne quella che è nota come una regione rurale ad economia latifondista, principalmente per la sua posizione centrale e anche per avere grandi fattorie, coltivazioni e terre feudali, dalla metà del XIV secolo e fino al mondo Seconda Guerra.

Nel corso del suo passato storico l’isola è stata considerata il centro di varie civiltà, ma in altri periodi della storia è stata considerata solo come un popolo senza alcun tipo di interesse strategico o economico.

La verità è che per quanto riguarda la Sicilia, ha visto momenti di grande fortuna e altri di scarsa rilevanza, facendo godere ai siciliani un vasto repertorio di aree storiche che vale la pena conoscere.

La Sicilia è stata indubbiamente la culla di grandi immigrati nei suoi inizi, ma successivamente è diventata la città di chi emigra, venendo progressivamente relegata ad essere una regione con abitanti, per lo più anziani, ma con grande attrattiva turistica.

La Sicilia fa parte del Mezzogiorno, che è considerato l’Italia meridionale e comprende luoghi come la Sardegna e la Sicilia. La caratteristica principale di questa regione è quella di essere consacrata come area prevalentemente agricola, con abbondanza di terre feudali, varietà di ceti sociali e, naturalmente, la ben nota attività criminale della mafia siciliana e della camorra napoletana.

In questo senso, è risaputo che la Sicilia è la regione delle vendette e da dove provengono le iconiche mafie, di cui sono state realizzate migliaia di opere letterarie e cinematografiche.

Per quanto possa essere curioso, in realtà la mafia siciliana è realmente esistita, e si ritiene che alcuni discendenti di coloro che ne facevano parte continuino ancora oggi a praticare tali attività criminali nella regione, terrorizzando mercanti e abitanti locali.

Nel 1946 la Sicilia fu finalmente consacrata come comunità autonoma, costituendo una delle 5 regioni a statuto speciale in Italia.

Concludiamo così questa breve rassegna storica sulla Sicilia, non prima però di avervi invitato a condividere il contenuto di questo post con altre persone che potrebbero trovarlo interessante, soprattutto se lo avete trovato divertente e utile.

Conosci il Castelo de Pietrarossa

Conosci il Castelo de Pietrarossa, una fortezza medievale il cui fascino imponente e architettonico vale la pena scoprire. Scopri tutto quello che c’è da sapere su questo edificio in questo interessante post.

Il Castelo di Pietrarossa, imponente edificio a Caltanissetta

A Caltanissetta, provincia italiana della Sicilia, si trova quello che è conosciuto come il Castelo de Pietrarossa, una fortezza risalente al medioevo e la cui struttura si conserva ancora oggi.

L’origine del nome di questo Castello ha suscitato qualche polemica tra gli storici poiché molti affermano che sia dovuto al colore dei mattoni che ricoprivano le torri dell’edificio e di cui oggi rimane ben poco.

Altri invece affermano che il nome si riferisca alle pietre rosa che si trovano frequentemente nelle vicinanze del luogo o che fosse di proprietà di chi lo nominava.

Per certo non si conosce il motivo del suo nome, ma si è conservato dalla sua nomina ad oggi. Allo stesso modo, l’edificio si conserva come uno dei più antichi della città, sorgendo nei pressi della chiesa di Santa Maria degli Angeli e del Cimitero Monumentale di Caltanissetta, nelle vicinanze dell’antico quartiere arabo della città italiana.

Il Castelo de Piedrarossa, si estende dalla sommità del colle su cui è situato fino alla valle del fiume Salso, estendendosi con grande maestosità ed imponenza.

Nell’anno 1407 il castello divenne proprietà della famiglia Moncada, un ricco nucleo familiare dell’epoca, che abitò il luogo come loro dimora, ma alla fine lo abbandonarono e alla fine crollò senza persone all’interno.

Molti storici collocano la costruzione di questo castello all’epoca dei Bizantini tra l’anno 750 e l’800, tuttavia le ipotesi che derivano dalla realizzazione di detto edificio sono varie.

Si ritiene che il periodo più prestigioso del castello sia stato quello in cui il paese fu sotto il dominio degli Aragonesi, fungendo rispettivamente da sede dei tre parlamenti generali della Sicilia negli anni 1295, 1361 e 1378.

Nonostante fosse fatto di solida roccia e apparentemente saldo, il castello crollò nel febbraio del 1567, a causa di una frana che provocò inevitabilmente il crollo di gran parte della fortezza.

Nonostante il fatidico crollo del Castelo de Pietrarossa, si conservano ancora pochi terrapieni della costruzione originaria e si possono vedere almeno due torri, che rimangono in piedi.

Nel corso del tempo e dopo il primo crollo, sebbene in cima alla collina si ergesse una sottile torre di avvistamento, alla fine cedette e crollò all’inizio del XX secolo.

Nel 1591 iniziarono i lavori di ricostruzione, tuttavia l’idea principale non era quella di ricostruire la fortezza ma di trasformarla in una cava di pietra, dalla quale si potesse ricavare materia prima per la costruzione.

Nonostante fosse ritenuto disabitato e del tutto privo di vita umana, nel 1600 fu ritrovato nel luogo il corpo di Adelasia, diretta discendente di

Ruggero d’Altavilla, le cui preghiere furono trasferite in un luogo di sepoltura cristiana .
Se vuoi visitare questa antica meraviglia architettonica, si trova in Via Angeli 168, in provincia di Caltanissetta, nell’omonima località.

Puoi raggiungere il luogo con il tuo mezzo o seguendo uno dei tour proposti nel centro storico della città. Ti consigliamo di verificare in anticipo i tour disponibili.

Indubbiamente questo castello ha una storia meravigliosa, degna di essere ammirata dal vivo da chiunque abbia la possibilità di visitarlo. Abbi il coraggio di far parte di questa esperienza e vai in questa destinazione il prima possibile, ti assicuriamo che non te ne pentirai.

Infine, approfittiamo di questo spazio per ricordare a tutti i turisti del mondo l’importanza di prendersi cura di questo tipo di spazio, poiché ospitano cultura e storia di tanti anni ed è nostro dovere preservarli per le generazioni future. Se ti è piaciuto il contenuto di questo articolo, ti invitiamo a leggere di più sul nostro blog.

Le 4 migliori attività da fare a Caltanissetta

In questo interessante post scoprirai le 4 migliori attività da fare a Caltanissetta, così potrai divertirti durante la tua visita in questa provincia italiana, senza tralasciare nessuna delle tappe obbligatorie del luogo.

Luoghi da visitare a Caltanissetta

Caltanissetta è una provincia italiana molto antica, con splendidi edifici storici e templi religiosi da visitare.

Abbazia di Santo Spirito

La sua struttura interna è costituita da un’unica navata con tre absidi, all’interno si può scorgere il mistero dell’Unità Trinitaria che viene simbolicamente rappresentato in tre finestre, che convergono verso il centro dell’edificio.

Oltre a tutta la bellezza architettonica che questo luogo racchiude, è piacevole apprezzare il simbolismo che esso rappresenta e che comprende i raggi del sole che penetrano al posto delle tre finestre del recinto.

Il tempio è costruito nella prima architettura normanna e ha pilastri che sostengono i tetti conici, quindi quando lo visiti potrai apprezzare non solo la bellezza dell’architettura ma anche l’insolita forma.

Cattedrale di Caltanissetta-Santa Maria La Nova

Questa è la cattedrale della diocesi di Caltanissetta e la sua costruzione iniziò nell’anno 1570, dopo la posa della prima pietra nel luogo, come rito inaugurale.

Visitando questa cattedrale, la prima cosa che si nota è che ha una bella e ampia facciata divisa da lesene splendidamente circondata da due campanili e che impone la sua immagine su Piazza Garibaldi.

Il suo interno è a croce latina ed è diviso in tre navate che potrete visitare durante la vostra visita. Inoltre la struttura è sorretta da 14 archi e internamente ognuno di questi archi ha una rappresentazione artistica di un personaggio importante dell’Antico Testamento.

All’interno e nella parte centrale, in prossimità del punto di intersezione dei due bracci della croce, si trovano la cupola e l’altare, inoltre si possono apprezzare gli affreschi che decorano l’interno e sono stati realizzati da Guglielmo Borremans.

Chiesa di Sant’Agata al Collegio

Questo tempio religioso di Caltanissetta, si trova al centro di Corso Umberto I e riceve il suo nome in onore del collegio dei Gesuiti che si trova accanto al sito religioso.

Questo edificio storico è abbastanza ben conservato e la sua facciata risale al XVII secolo, realizzata prevalentemente in pietra bianca, posta a contrasto con la sabucina.

Inoltre, posto sulla controfacciata, vi è un coro fiancheggiato su entrambi i lati da una balaustra marmorea, che a sua volta presenta diverse colonnine che lo sorreggono e gli permettono di alloggiare l’organo con cui si suonano i brani musicali nel tempio. .

Durante la vostra visita, ed entrando nell’edificio, potrete apprezzare che è realizzato a forma di croce greca, con quattro bracci che si estendono ai lati e che convergono nelle cappelle laterali del recinto.

L’interno è realizzato principalmente in marmo e stucco, con decorazioni tipiche dell’ordine dei Gesuiti come l’iconica sigla IHS.

Teatro Regina Margherita

Questo bellissimo teatro iniziò la sua costruzione nel 1859, ma questa volta fu dedicato alla principessa Sofia. L’edificio subì dapprima un crollo e poté essere ricostruito solo fino al 1873, e in quella data si decise di farlo in onore della principessa Margherita, che era la consorte di quello che in futuro sarebbe stato conosciuto come re Umberto.

Questo teatro fu inaugurato nell’anno 1875, essendo la prima opera presentata Macbeth, per mano di Giuseppe Verdi.

Ora che conosci alcune delle migliori attività che puoi fare a Caltanissetta, ti invitiamo a programmare una visita durante la tua prossima vacanza. Vivrete sicuramente un’esperienza senza pari in questo angolo di Sicilia.

Allo stesso modo, se ti è piaciuto il contenuto di questo articolo, ti invitiamo a condividerlo con altre persone che potrebbero essere interessate per far crescere la nostra comunità. Detto questo, non ci resta che augurarvi buon viaggio e un arrivederci a presto.

Conosci i paesi di Caltanissetta

Conosci le città di Caltanissetta, una provincia italiana ricca di storia e attrazione turistica per gli amanti dell’architettura, dell’arte e della cultura. Scopri tutto ciò che nasconde questa magica destinazione, qui.

Caltanissetta

Questa destinazione non ha nulla a che vedere con le attrattive turistiche di città frenetiche come la Sicilia, dove puoi scattare una foto veloce e deliziarti con qualsiasi piatto succulento a tutta velocità, ma nel luogo potrai invece apprezzare suggestioni molto più orientate verso urbanistica, ordine e cultura.

Tra le sue principali attrattive ci sono le feste religiose e le processioni della Settimana Santa, tra le più interessanti e originali dell’isola.

Con la sua imponente presenza nella Valle del Salso e situata su un colle, l’antica provincia di Caltanissetta o Nissa, come era originariamente chiamata, costituisce un insieme di bellezze storico-archeologiche lontano dal caos delle città costiere e baciato dal sole .

Caltanissetta è una città considerata una sorta di Dorado nell’Ottocento e nel Novecento, grazie al fatto che era la produttrice del 90% dello zolfo del Paese.

A Caltanissetta lo stile di vita della cultura dello zolfo divenne di moda, abbracciando praticamente l’intera regione, attirando decine di persone che volevano praticare l’attività mineraria.

Tuttavia coloro che praticavano questo lavoro a Caltanissetta erano detti i Carusi e spesso subivano devastazioni dopo il crollo delle miniere in cui lavoravano, si dice anche che le condizioni di lavoro fossero davvero deplorevoli per il caldo e per la presenza di zolfo di corso.

Cosa vedere a Caltanissetta?

Una delle principali attrazioni di Caltanissetta è Piazza Garibaldi, situata nel cuore della cittadina e incorniciata dalla Fontana del Cavallo.

Nella stessa zona si può vedere la Cattedrale dell’Immacolata Concezione, un tempio realizzato in stile barocco siciliano, neoclassico e croce latina, che fu eretto tra il 1570 e il 1622.

Il periodo è così lungo perché il tempio ha ricevuto vari restauri durante il tempo in cui la sua struttura è stata interessata. Nel luogo si possono vedere gli stucchi e gli affreschi di Guglielmo Borremans, recuperati e restaurati dopo la seconda guerra mondiale, poiché in quel periodo subirono danni.

Si può visitare anche la Chiesa di San Sebastiano, nei pressi della Piazza, reliquia del XVI secolo.

Nello stesso centro storico della città, si trova il municipio, che opera all’interno di un edificio storico, noto come Palazzo Moncada, dove risiedeva a suo tempo il Vicerè spagnolo di Sicilia.

Il Palazzo Moncada è un pezzo architettonico che comprende mensole barocche in pietra, figure antropomorfe e sculture di animali, tuttavia, l’usura del tempo è nota.

Dal centro storico della città si può visitare San Doménico, che ha una chiesa che porta lo stesso nome ed è considerata monumento nazionale per la sua bellezza e antichità.

Fu costruito nel XIII secolo e successivamente restaurato nel XVIII secolo. Qui è possibile apprezzare il dipinto Madonna del Rosario, del famoso pittore Filippo Paladini.

Nella stessa via si può visitare il Castello di Piertarossa, che è un luogo iconico che fa parte dello stemma della città e che, sebbene in gran parte sia crollato dopo il terremoto del 1527, conserva ancora il suo fascino.

Caltanissetta è composta da 22 comuni e dai seguenti comuni:
• Acquaviva Platani
• Bompensiere
• Butera
• Caltanissetta
• Campofranco
• Delia
• Gela
• Marianopoli
•Mazzarino
• Milena
•Montedoro
• Mussomeli
• Niscemi
• Resuttano
• Riese
• SanCataldo
• Santa Caterina Villarmosa
• Serradifalco
• Sommatino
• Maglione
• Vallelunga Pratameno
• Villalba

Se sei interessato a visitare le città di Caltanissetta, ti invitiamo a visitarle in qualsiasi periodo dell’anno, poiché troverai sempre qualcosa di interessante da fare durante il tuo soggiorno. Allo stesso modo, ti ricordiamo di cogliere l’occasione per condividere le conoscenze con la gente del posto e diventare parte della loro cultura, rispettando i valori di ogni spazio.